mercoledì 1 giugno 2011

Educazione severa o dolce?

ho notato come i metodi "dolci", ovvero quelli che mirano a soddisfare i bisogni del bambino, siano tutti avvalorati da prove scientifiche, mentre la cosa non avviene per gli altri metodi. Sono senz'altro proposti da persone con molta esperienza, medici, tate o altro, ma si tratta molto evidentemente di idee personali. Il punto è che trovano molto riscontro nell'opinione sociale e credo, purtroppo, perché mirano a soddisfare i bisogni degli adulti! In effetti mi capita spesso di notare come tanti genitori, pur ovviamente amando tantissimo i loro figli, pretendano che la loro vita torni il più velocemente possibile come prima che nascesse il bambino! Pretendiamo che il bambino sia subito indipendente, che stia solo e buono da qualche parte, così che la mamma possa fare altro; questo non è il bisogno del bambino, ma il bisogno della mamma, è evidente! La società di oggi è adultocentrica, e se un genitore dedica "troppo" tempo al bambino viene visto come succube, come uno debole che non ha la forza di farsi rispettare...ma nessuno si sofferma a pensare che non è un adulto in miniatura, ma un bambino..e che ci piaccia o no è dipendente e lo sarà, come è giusto che sia, per diverso tempo! Inoltre anche le funzioni cerebrali sono diverse dalle nostre, non hanno la nostra logica ad esempio. Sento spesso frasi del tipo"se stessi dietro a lui...sarebbe sempre in collo/non farei altro tutto il giorno/ecc ecc" beh..ma devi stare dietro a lui mi verrebbe da dire.. Una ragazza che conosco mi ha detto che dopo qualche mese che il bimbo continuava a svegliarsi di notte non ne poteva più ed ha applicato il metodo-da lei stessa definito- nazi di "fate la nanna" dove quel cretino di Estevill suggerisce di lasciare piangere il bambino per ore, giorni, nella sua stanza da solo finché non IMPARA che deve dormire solo tutta la notte!! Ignorando che un bambino E' NORMALE che si svegli durante la notte anche fino a 3 anni! Libri come questo si fermano all'efficacia di un metodo, e non sulle conseguenze. Lei era felice perché ora suo figlio era "perfetto"! Quindi è valsa la pena farlo piangere TOT notti di fila?!?!? Il metodo funziona, il bambino alla fine dorme, ma nessuno si domanda perché, e che conseguenze abbia psicologicamente sul bambino (il bambino dorme solo e non piangerà più, ma non perché ha capito, ma perché, stremato, si è rassegnato!! è inutile piangere tanto non importa a nessuno) Consiglio molto il libro che sto leggendo (Amarli senza se e senza ma) che ad esempio la dice lunga (portando prove scientifiche) sull'educazione a premi e punizioni...anche solo per riflessione io lo leggerei. Il punto che pone è non fermarsi all'immediata efficacia ma sugli effetti a lungo termine. Tutti vorrebbero figli silenziosi, obbedienti, ordinati, puliti (soldatini?), ma è reale?? possiamo sclerare e sculacciare alla fine perché "quando ci vuole ci vuole" ? O è un nostro sfogo che non insegna niente al bambino se non ad usare la forza se qualcosa non va come diciamo noi?? mah....io sono molto dubbiosa che questo sistema rispetti i bambini! Io non dico (e neanche il libro lo dice) di lasciare fare ai bambini quello che vogliono, assecondare ogni richiesta e rispondere ai bisogni non è la stessa cosa. E comunque è il metodo che fa la differenza. Stamattina alla radio un sondaggio ha dichiarato come la cosa più fastidiosa per i passeggeri di un aereo fossero gli schiamazzi dei bambini, inoltre ci sono residence dove sono vietati i bambini...questo la dice lunga sulla tolleranza degli adulti verso i bambini :( che tristezza...


Sere




Per quanto riguarda l'educazione io sono dell'idea che debba essere condivisa e costruita assieme al padre prima della gravidanza e giorno per giorno quando questa piccola creatura sarà là, perché io penso che per quanto uno possa documentarsi e ascoltare intorno a se, é solo quando l'avrai tra le braccia che comincerai a capire davvero che cosa voglia dire essere genitori.
Cerco di raccontarvi la mia esperienza in breve...dunque io ho passato una gravidanza clinicamente perfetta, chiaramente con mille paure a causa della mia brutta esperienza passata l'anno prima...le paure purtroppo esistono e l'unico modo per stare bene é decidere ogni giorno di sormontarle con uno stato vitale alto, ma ci sono sempre, soprattutto, ripeto, per chi ha vissuto una brutta esperienza. Quando la piccola é nata, ora vi shocchero' lo so, io non ho sentito questo amore folle come un colpo di fulmine, certamente ero felicissima di averla tra le mie braccia, attaccata al mio seno, ma non sentivo quel trasporto che tutti di dicono che sentirai appena la vedrai. E' stato un po' come quando mi sono laureata e alla fine della discussione della mia tesi mi attendevo di sentire una gioia moltooooo piu' grande e invece mi sono sentita giusto normale...anzi mi dicevo "e adesso????che faccio", esattamente cio' che mi sono detta quando ho avuto tra le braccia la piccolina. Dico questo perché l'amore per lei é un divenire sempre piu' intenso ogni giorno di piu', e ogni giorno mi stupisco di amarla in maniera divera e ancora piu' intensa di ieri, un po' come mi sono innamorata del mio compagno. Anzi vi diro' di piu', la sensazione che ho é che mia figlia sia nella mia vita già dall'inifinito passato e che io l'abbia semplicemente ritrovata adesso...é cosi' difficile spiegare questo sentimento. Probabilmente vi stupirà cio' che vi ho detto...in piu' sia io che il mio compagno abbiamo deciso di mettere la piccolina nel suo lettino sin dalla prima settimana e la mettiamo nel lettone il mattino quando si sveglia per giocare tutti e 3 insieme oppure nel pisolino del pomeriggio, questo perché a noi piace l'idea che lei abbia il suo ambiente e la sua cameretta con le sue cose e che ognuno quindi abbia uno spazio a lui dedicato. Sia a lui che a me é sempre piaciuto quando eravamo piccini andare nel lettone dei genitori per giocare con loro e per essere coccolati, ma sapevamo che era uno spazio riservato a loro. Per cui ci siamo sentiti di fare cosi' e lei é una bimba che dorme le sue 10 ore a notte dal 3 mese ormai, é molto autonoma ama stare nella sua cameretta e giocare da sola con i suoi giochini...io caratterialmente riconosco il mio limite, se vogliamo definirlo cosi', ho necessario bisogno del mio spazio quotidiano, cosi' funziona la mia coppia e cosi', misticamente funziona anche la piccola, lo ammetto, cosi' abbiamo un ritmo che piano piano abbiamo stabilito noi 3 insieme tale che ho diversi momenti della giornata in cui lei dorme o gioca tranquilla in cui posso occuparmi oltre che della casa anche di me stessa.

Ammetto che non ho letto molti libri su come educare meglio la mia bimba, ma ho la fortuna di avere una bimba molto tranquilla, abbiamo imparato a conoscerci tutte e due e piano piano abbiamo creato un ritmo che rispetta i nostri ritmi di vita. Sicuramente io ho dovuto cambiare un po' di cose della mia vita di prima, ma in realtà ascoltando bene le sue richieste e rispettando anche i miei di bisogni (proprio come si fa nella coppia) siamo riuscite ad entrare in una bella sintonia. I primi due mesi sono stati tosti perché lei soffriva di coliche tantissimo, siccome io allattavo misto (metà tetta e metà biberon), il suo pancino era pieno di aria a causa dei due latti che a quanto pare insieme creano un mix terribile per le coliche. Quando i bimbi ne soffrono puoi fare cio' che vuoi tenerlo in braccio, allattarlo, stringerlo, sbaciucchiarlo, non c'é nulla da fare lui piange disperatamenteeeeee e non puoi fare altro che aspettare che passi. Siccome lei ne soffriva davvero tanto nell'arco della giornata, per i genitori psicologicamente é davvero davvero dura e spesso gli psicologi, soprattutto quelli che consigliano allattamento a richiesta e contatto 100% con il bambino, in questi casi consigliano alla mamma stremata perché davvero non sai piu' che pesci pigliare di prendersi una pausa e magari lasciare che la crisi passi, prima che la mamma vada giu' di testa e li' davvero é un casino...lo dico perché non fa di te una cattiva mamma se lasci tuo figlio piangere, io le ho fatto sempre sentire che ero li', ma esisto anch'io come essere vivente stanco e stressato e lo ammetto ci sono stati momenti in cui ho avuto psicologicamente bisogno di lasciarla nella sua camera per qualche minuto e allontanarmi per andare a prendere fiato. Questo é umano, non lo sarebbe per me il contrario ed importante sconfiggere questi sensi di colpa.
Credo che l'educazione sia una questione di rispetto, che prima di tutto deve partire da se stessi perché i bambini sono dei giudici terribili e vogliono vedere che le tue azioni siano coerenti con cio' che tu cerchi di trasmettergli sin dai primi giorni. Come dici giustamente Sere, la dinamica che s'instaura con l'amore per un figlio e molto simile a quella che si ha in coppia, é per quanto mi riguarda tutto parte dal profondo rispetto che sia ha della propria vita e di conseguenza di quella dell'altro, poi le azioni verranno di conseguenza!
Oddio ho scritto un romanzo accidenti a me...scusate!!!!
Vi abbraccio forte forte mammine adorate!!!



Cla

Nessun commento:

Posta un commento