giovedì 19 maggio 2011

Gravidanza e uomini

che bello quando si inizia a sentirlo, viene da dirti: allora è vero! ed è anche un modo per il babbo di cominciare ad entrare nell'orbita che qualcosa è cambiato! cmnq Gio ho degli articoli che parlano del ruolo del babbo, se mi dai il tuo indirizzo di milano te li fotocopio e te li spedisco.
il dialogo e la condivisione è la strada giusta. e non solo ora ma, come dice bene la Cla quando scrive "dare l'opportunità di fare il padre ai nostri compagni", anche dopo. 
cmnq sia fanciulle è una bellissimo viaggio, no?! e siamo solo all'inizio !!!



@sere: mi fai avere l'indirizzo di cui parli, presto vorrei iniziare ad usare i pannolini lavabili...il bel tempo aiuta. (li hai usati anche l'iverno ormai passato?)

vi abbraccio forte forte


Nico

5 commenti:

  1. ciao a tutte,
    è la prima volta che scrivo, volevo condividere con voi le mie riflessioni.
    sono al nono mese e fra poco la mia eleonora jane nascerà! ma proprio poco...

    devo dire che fin dall'inizio ho detto a me stessa: non voglio assolutamente essere il tipo di madre e di compagna che filtra il rapporto col padre.. non so se riesco a spiegarmi... tante volte ho osservato donne che si sentono detentrici della conoscenza dei figli e che trattano gli uomini come se non potessero capire.
    questo l'ho sempre trovato molto arrogante dal punto di vista umano. il fatto di avere la fortuna di passare più tempo con mia figlia non mi autorizza a pensare che il padre non può capire. non trovate?

    così ho cercato d'impostare la mia gravidanza nella totale condivisione e apertura verso il mio compagno, sia di paure che di gioie.
    un paio di volte mi ha assalito anche la sfiducia in lui, che non riuscisse a sostenermi come avevo bisogno, ma mi sono subito resa conto che era assolutamente una proiezione della mia ansia (tipiche anche dello sballottolamento ormonale, naturali paranoie insomma).
    il modo per superare le mie ansie (per fortuna poche) è stato parlarne con lui apertamente, proprio con fiducia quindi nel fatto che capisse perfettamente come mi sentivo. questo mi ha fatto sempre tornare al punto centrale della nostra unione e condivisione e mi ha sempre di mostrato quanto mi sbagliassi.

    non sono neanche d'accordo sul fatto che durante la gravidanza non possono sentire quello che proviamo noi e che lo capiscono solo dopo. cioè dipende da persona a persona e molto anche dal nostro atteggiamento chiuso o aperto.
    il mio compagno ad esempio, sicuramente sente in modo diverso da me perché siamo due persone diverse però, non perché non porta eleonora in pancia (lo so, sto sfatando un mito, ma la mia esperienza è questa). sarebbe crudele da parte mia pensare diversamente nei suoi confronti, non trovate? cosa ne so veramente di cosa gli passa per il cuore e il cervello? sto rispettando la sua natura e il suo modo di rapportarsi a sua figlia? o pretendo che sia come il mio?

    devo dire che sto facendo uno splendido nono mese, dormo come un ghiro, non ho effetti collaterali di alcun tipo, né prurito, né bruciore di stomaco, insomma... super fortunata! ma ad esempio, la notte, io non la sento più la mia piccola perché mi sono abituata e dormo beata.
    lui invece la sente al posto mio! standomi vicino, attraverso la pelle. e rimane sveglio la notte a sentirla muovere!! abbiamo già capito chi si alzerà quando avrà bisogno di coccole notturne ahahah!!

    sono certa che questo suo sentire così forte la nostra bambina in gravidanza, sia sostenuto dal mio atteggiamento di parità assoluta. ma non verso di lui (cosa che trovo ancora un filino arrogante) ma nei miei confronti. rispetto a che tipo di compagna voglio essere per lui e che libertà sto dando a me e a lui di essere a modo nostro, nella diversità, genitori.
    un abbraccio a tutte!!!
    alessandra

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  2. Ciao Ale! grazie del tuo commento, è prezioso! evidentemente questo argomento tocca tutte noi :)
    sono d'accordo sul non giudicare in fretta il proprio uomo rispetto a come può sentirsi. Infondo è una questione di carattere, di sensibilità, insomma ogni uomo può partecipare più o meno all'evento e sentirsi più o meno coinvolto dalla gravidanza della sua compagna.
    è inevitabile però considerare le differenze fisiologiche che ci sono tra uomo e donna, e questo porta a creare dei rapporti diversi col bambino, ma questo non significa sminuire il ruolo del papà..anzi! leggendo mi sono resa conto che il suo ruolo è davvero fondamentale, e se solo immaginassi di aver vissuto la gravidanza senza il mio compagno...mi viene il terrore! il loro ruolo iniziale è proprio di proteggere la serenità della relazione mamma-figlio, perchè da quello che ho capito si crea una sorta di simbiosi, affettiva ma anche fisica. immagino cosa voglia dire allattare..
    nella mia esperienza fino ad ora sento che c'è questa differenza inevitabile nel come un uomo ed una donna vivono la gravidanza, e per me capire questa differenza è stato l'inizio della pace interiore :) perchè altrimenti continuavo a pretendere che il mio compagno dovesse capire perfettamente tutti i miei bisogni, che per me erano ovvi ed evidenti. invece quando ho distinto i nostri modi di vivere la gravidanza, ed ho iniziato a comunicare di più con lui, a spiegarli cose per me ovvie su come mi sentivo e cosa pensavo, le cose hanno preso tutta un'altra piega. ed io mi sono resa conto che, nel suo modo, lui partecipava moltissimo a questo evento. magari gli uomini sono un pò più concreti e si preoccupano subito di questi aspetti..per esempio lui ha fatto tutto il trasloco, seguito i lavori in casa, montato cose..insomma, per lui tutto questo significava pensare alla nostra piccolina. io che sono più sentimentalista invece non ci avevo pensato!
    comunque ragazze è proprio un'avventura! per me la cosa più bella è viverla con gioia, sentirmi in questa dimensione fiabesca, a volte quando penso a me e alla piccolina, mi sembra di aver avuto un dono immenso :)

    baci baci

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  3. Cara Gio...lo è davvero un dono immenso! :-D
    Grazie Alessandra per il tuo commento, e in bocca al lupo per l'imminente arrivo!!
    In effetti la Gio ha centrato quello che volevo(almeno io) dire. Il padre sente e vive eccome l'arrivo del cucciolo, non potrei mare dire il contrario, ma in modo diverso. E' innegabile, anche solo fisiologicamente è così, non possiamo sentire LE STESSE cose, per questo a volte può capitare di sentirci incomprese, ma assolutamente non penserei mai che loro non provino niente! Anche il mio compagno, già molto premuroso di suo, in attesa dell'arrivo del bimbo lo era ancora di più. Ha imbiancato tutta casa, comprato e montato mobili nuovi, faceva (e fa tutt'ora!) la spesa, le pulizie un po' più pesanti e comunque quando mi sentivo più stanca. Non ha mai permesso che mi stancassi, a volte anche troppo ;-). E' stato davvero protettivo in un modo meraviglioso! Così è stato anche dopo la nascita, ha veramente fatto in modo che io potessi prendermi cura del bimbo in modo totale e questo è meraviglioso. Il padre è una figura fondamentale per il bambino, ma non sono la stessa cosa e questo è bene capirlo, perché è un arricchimento, non una perdita! Proprio perché siamo diversi, abbiamo ruoli diversi e questo rende l'accudimento più completo (itai doshin, no??):-)
    I primi mesi il bambino dipende dalla madre, la sua sopravvivenza dipende da lei, come per tutti gli animali, soprattutto i mammiferi. Mi ricordo che al corso pre parto ci dissero proprio questo, il modo del padre(inizialmente) di prendersi cura del bambino è quello di prendersi cura della madre, così che lei non debba pensare ad altro :-) E in questo meraviglioso libro che stiamo leggendo lo spiega altrettanto chiaramente! Con questo devo dire che il mio compagno è nato padre, all'ospedale è lui che ha cambiato il primo pannolino e sembrava che non avesse mai fatto altro ;-) E così in ogni suo piccolo gesto, mi rendo conto di essere estremamente fortunata! Però a volte se capitava una crisi di pianto più forte o qualcosa di particolare lui lo portava da me perché "la mamma è la mamma"; a volte la prendevo come se lui non volesse accudirlo nei momenti più "difficili", ma in realtà era perché sapeva che con la mamma si sarebbe calmato prima, che ci sono momenti in cui si vuole la mamma, perché è normale che sia così. E infatti assolutamente non rimane male se appena lo prendo io smette di piangere, perché è assolutamente naturale. Una volta mi ricordo mia nonna gli disse "si guardano come due innamorati, ma non sei geloso?" (in effetti tutti lo dicono continuamente :-) ) e lui ha risposto "assolutamente no, anzi!!"
    Con questo ragazze sono felice di condividere tutti questi sentimenti con voi, ed è bello a distanza di quasi un anno potermi ricordare delle emozioni dei primi tempi! Perché è davvero la gioia delle gioie! E passa velocissimo, cresce e cambia in un lampo, imprimete e godetevi ogni singolo istante!
    Un abbraccio splendide mamme!!

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  4. Bella Sere, in effetti tu sei la veterana del gruppo! chiederemo tutto a te, tieniti pronta! ;)

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